giovedì 14 febbraio 2013

CONVEGNO SABATO 23 FEBBRAIO SAN MARINO



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lunedì 11 febbraio 2013

Nuovi orizzonti per le malattie oncologiche


 

 
Nel 2013 malgrado i messaggi incoraggianti gli organismi ufficiali, delle dichiarazioni ottimistiche degli scienziati incaricati dei servizi della sanità e della ricerca, le grandi malattie, cardio vascolari e cancro in particolare continuano a progredire inesorabilmente.
 
Questo è logico se si riflette un po. Come saremmo diversamente? Con :
 
1. un inquinamento che progredisce nell’aria, nell’acqua, nella terra ad una velocità sempre più rapida e più diversa con dei paesi, delle industrie, dei media consenzienti.
 
2. una politica della sanità inadatta e che si fa fuorviare nei troppo numerosi campi nonostante il fatto che la scienza medica ha progredito in alcune specialità: cardiologia, chirurgia, genetica per esempio.
Ha fallito d’altronde nei confronti del cancro, delle malattie infettive con l’inefficacia degli antibiotici che si manifestano all’orizzonte, vaccinazioni prevenzione in generale.
 
3. un comportamento irrazionale della popolazione che ascolta solo raramente i consigli di prevenzione fumo alcol droga alimentazione .
 
Voglio parlarvi nel dettagli del problema grave e inquietante che rappresentano i cancri. Dopo avervi svelato i risultati che la scienza medica ottiene nelle cure attuali, parlerò dello stato nel quale si trova la ricerca e infine delle possibilità di migliorare i risultati nell’immediato e nel futuro.
 
 
I NOSTRI RISULTATI
Sono molto lontani da essere brillanti e sufficienti contrariamente a quello che raccontano i media e i responsabili della sicurezza.
 
 
DI CHI è LA COLPA?
Le cause sono numerose e molteplici. Le tre principali:
 
-60% le nostre società industriali, agroalimentari, agricole .. ecc.. i nostri politici che
favoriscono il loro sviluppo… non possiamo purtroppo che subire.
 
-30% la politica della salute, gli organismi incaricati di applicarla e che sono alla mercé delle industrie, i medici e la loro formazione, anch’essi dipendenti dalle industrie;
 
-20% la popolazione di cui facciamo parte voi ed io. Non ascoltiamo la voce della ragione, i consigli di prevenzione, avete paura degli organismi ufficiali come l’ASL per esempio.
 
Per quanto concerne la medicina oncologia e in generale farei soprattutto due grandi rimproveri:
 
1. una grande parte di specialisti in oncologia incaricati di curare i malati di cancro chirurghi, radio terapeuti, chemio terapeuti se conoscono bene le tecniche dei loro strumenti terapeutici, non hanno o hanno solo poche nozioni delle basi fondamentali dell’oncologia. Pochi tra loro si preoccupano di che cos’è una cellula cancerosa, come è nata, come si sviluppa, che cosa fabbrica, ciò che mangia ecc..
 
2. questi stessi specialisti hanno perso la nozione della globalità dell’organismo dell’essere umano .
 
Queste due condizioni sottintendono che hanno perso una qualità primordiale per uno scienziato: la logica.
 
 
Se vogliamo migliorare le nostre strategie terapeutiche, i nostri risultati, bisognerà cambiare il modo di pensare di questi medici. Attualmente sono ancora bloccati da un’idea fissa: quella di distruggere il tumore che hanno appena scoperto. Questo porta a una chirurgia immediata o una radioterapia immediata ma sembra essere ai nostri giorni un enorme errore.
La ricerca fondamentale da qualche anno ha già fatto delle scoperte fondamentali che permettono di dire che l’urgenza non è il tumore primitivo ma quello che non vediamo, le micro metastasi.
Questo non vuol significare che non dobbiamo usare la chirurgia o la radioterapia ma che è più urgente curare le micro metastasi.
 
Numerosi squadre nel mondo cominciano a pensare nello stesso modo e a reagire.
Le chemioterapie neo adiuvanti (prima dell’operazione) vengono utilizzate sistematicamente da delle equipe di eccellenza.
 
Il tumore primitivo non è in effetti che un sintomo di una malattia generale almeno nel momento della diagnosi. E questo è dovuto prima di tutto alla nostra diagnosi sempre troppo in ritardo.
 
 
I LIMITI DELLE NOSTRE TECNICHE
 
La ricerca progredisce certamente: la genetica, l’angiogenesi, gli anticorpi monoclonali (il miracolo del mabthera). Ma non sarà un miracolo.
 
Il cancro è una malattia da molte sfaccettature. Come l’essere umano.
I cancri sono tutti diversi, come gli essere umani. Questo rappresenta una grande difficoltà per noi e ci fa ritornare alla necessita di considerare l’essere umano nella sua globalità.
Utilizzare la chirurgia, la radioterapia, la chemioterapie, la genetica, l’immunoterapia certamente. Ma tenendo conto dell’essere umano.
 
A cosa serve applicare dei protocolli detti internazionali e distruggere l’organismo del paziente, senza risultati nel tempo, almeno per la maggioranza dei casi?
 
Questi specialisti sono coscienti quando annunciano trionfalmente: “il nostro nuovo protocollo funziona bene poiché la speranza di vita è prolungata di tre mesi”.
 
Sono coscienti quando applicano in modo ottuso dei prodotti a seconda del peso, dell’altezza da una parte e somministrano i 2/3 della dose letale dall’altra?
 
La nozione che ogni individuo è diverso gli sfugge totalmente.
Pertanto in laboratorio sappiamo che se applichiamo la stesso dose di un prodotto tossico a 5 topi della stessa età, stesso peso, stesso sesso, possono morirne 2 e 3 sopravvivranno.
 
D’altra parte conosciamo bene la tossicità specifica delle nostre terapie, in particolare della chemioterapia, degli ipertensori, delle statine, degli ormoni, la loro azione negative sul fegato, reni, intestino, cuore, polmoni, ecc..
 
Perché non utilizzare le risorse dell’alimentazione ben adattata, della micro nutrizione (vitamine, minerali, enzimi,) della fitoterapia, dell’organo terapie?
 
Perché non tentare di eliminare i fattori di crescita piuttosto che usarli illogicamente per aumentare i globuli bianchi distrutti dai nostri prodotti tossici?
 
Eliminare gli zuccheri con indice glicemico e condannare l’insulina per esempio.
 
Perché non affacciarsi sui lavori già avanzati concernenti la biorisonanza e i lavori di Popp?
Perché infine questi medici ultra specializzati non realizzano che i loro pazienti hanno un cervello?.
 
La scienza cerca di far passare sotto silenzio delle scoperte nel settore della neuro psicologia. Per esempio
 
Le prove irrifiutabili si accumulano.
La psicologia ha un ruolo primordiale nella genesi di tutte le malattie e numerosi scienziati cominciano a porsi infine delle domande.
 
Il futuro nel trattamento del cancro, anche prima della scoperta delle nuove molecole, o dei geni, o ancora dei vaccini miracolosi, sarà prima la convergenza di tutte queste diverse aspetti terapeutici. Come un immenso puzzle dovranno incastrarsi le une con le altre. Medicina convenzionale e alternativa dovranno diventare una sola medicina. Quella che guarisce.
 
Non bisogna dunque rifiutare la nostra medicina convenzionale, rifiutare il progresso incontestabile della ricerca ufficiale ma bisogna usare questo progresso diversamente, con più logica, più riflessione, più umiltà , più umanità.
 
Cercare di scappare dalla pressione del denaro e soprattutto non dimenticare che l’uomo è un tutto di carne ossa, ma anche di energia e di vibrazioni, che possiede un cervello che pensa, che ride, che soffre, e che ha molta paura.
 
Una mente che è probabilmente all’origine di numerose malattie, che partecipa alla guarigione o al fallimento della terapie.

 

Philippe Lagarde